Al di là della mia presa di posizione, ci sono avversioni che sinceramente non capisco. Prendiamo, ad esempio, i matrimoni gay. Io sono favorevole. Un’ altra persona no. Benissimo, ha tutto il diritto di pensarlo. Il punto non è questo. Lo stato non deve pensarla come me o come PincoPanco. Deve essere equo e non discriminare nessuno. Il problema, e qui cito un articolo del Los Angeles Times, tradotto su Internazionale del 20 giugno 2008 ” non è se i matrimoni tra persone dello stesso sesso sono giusti o sbagliati, ma se le persone convinte che siano sbagliati abbiano il diritto di negare il matrimonio a quelli che lo vogliono“. Insomma, perchè mai matrimoni gay dovrebbero danneggiare quelli tradizionali?
Ma forse la gente non pensa alle relazioni omosessuali come a qualcosa di normale e di simile a quelle etero. Forse pensa subito a borchie e a catene e a piume di struzzo e a minuscoli tanga.
Forse non sa che per molti di loro soprattutto per quelli che vivono nella provincia italiana, il loro sogno più grande è quello di andare a fare la spesa insieme al proprio partner, di mangiare un gelato su una panchina! Come una coppia normale. D’altronde fino a poco tempo si pensava che il matrimonio tra persone di razze diverse fosse un peccato, una minaccia per tutte le famiglie e una violazione della legge….
Cara Sara de “Le Journal”.
Ti significo che non ho affatto una visione chiusa e claustrale come quella che mi affibbi. Ben lungi da me interessarmi a cosa fanno gli altri in camera da letto.
Chi ha paura dei gay spesso ha paura di sé stesso. E forse, molte altre volte, è solo un grande (CENSURA.
Tuo, Pinco.
Ps: già il mio è un nome difficile da portare, non mettitici anche tu, per favore.
Ah ah ah.
Caro Pinco Panco, o dovrei dire Icoca, o dovrei dire Fra’Puc….
Grazie comunque per il tuo intervento. Sempre profondo.